Nel precedente appuntamento (Il Pantheon… a volo d’uccello!) avevamo visto dove si trova il Pantheon, chi lo fece costruire, qual era la sua funzione, come si presenta visto dall’esterno e dall’alto… Oggi invece ci dedicheremo a esplorarne l’interno. Prima di proseguire, però, guarda con me questo breve video per ricordare com’è fatta la struttura di questo straordinario monumento.
Adesso sono certo che hai capito perché il Pantheon viene chamato la Rotonda (i piccioni “romani de Roma” la chiamano ancora in dialetto la Rotonna!).
Dal pavimento al soffitto la grandissima stanza circolare con la sua cupola ci avvolge, ed è tutto un susseguirsi di cerchi… ma anche di quadrati, rettangoli, triangoli…
Il pavimento
Il rivestimento del pavimento è fatto di lastre che formano un disegno di quadrati in cui sono inscritti alternativamente cerchi o quadrati più piccoli. I materiali utilizzati sono il porfido, il giallo antico, il granito e il pavonazzetto. Nel corso di un’altra passeggiata ti insegnerò a riconoscerli. Ora invece, osserva attentamente il prossimo video.
L’oculo
Sto per spiccare il volo verso il cerchio più in alto di tutti, quel grande tondo vuoto proprio sopra di noi, in mezzo alla cupola. Si chiama “oculo” (occhio) perché permette alla luce di entrare, al cielo e ai piccioni di guardare dall’alto e a noi di vedere il cielo dal basso.
Attraverso l’oculo rotondo, l’edificio del Pantheon metteva in comunicazione la terra dove vivono gli uomini con il cielo dove abitavano le tante divinità di cui avevamo parlato nella scorsa passeggiata.
Ma torniamo sotto la cupola, al centro della grande aula circolare. La sensazione è quella di trovarsi all’interno di una sfera (una palla cava, proprio come voleva l’imperatore Adriano).
Volli che questo santuario di tutti gli dèi rappresentasse il globo terrestre e la sfera celeste…
Così fa dire ad Adriano una grande scrittrice francese, Marguerite Yourcenar, che ha studiato a lungo la sua vita.
E questa sensazione di sfericità dipende dalle misure dell’interno del Pantheon o, meglio, dalle sue proporzioni, cioè come ogni misura si armonizza (va d’accordo) con le altre.
L’immagine che ti propongo ti fa vedere come una sfera si inserisce perfettamente nella sala centrale del Pantheon. Hai notato quanto sono piccoli gli omini al suo interno?
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La cupola
Ma come fa una cupola così grande a reggersi dopo tutto questo tempo e, per di più, con un foro nel centro? Dipende dallo spessore dei muri e dai materiali usati per la loro costruzione.
La cupola poggia su muri molto spessi (ben 6 metri!) che sono stati scavati con nicchie e decorati con colonne.
Ma non basta. La cupola, all’esterno, è stata circondata e “abbracciata” per metà della sua altezza da un anello di muratura, per questo sembra molto più bassa all’esterno che all’interno.
Ma soprattutto si sono usati materiali da costruzione sempre più leggeri a mano a mano che cresceva l’altezza della costruzione. E, allo stesso tempo, i costruttori hanno fatto i muri sempre meno spessi man mano che la cupola saliva in altezza.
Per alleggerirla hanno anche creato quella decorazione di “quadrati degradanti” che si chiama “a cassettoni” e che rende le pareti della cupola ancora più sottili (oltre che più belle!) fino ad arrivare al vuoto del grande oculo centrale! Qualcosa che non esiste non può cadere, giusto? E non solo fa entrare la luce ma fu un magnifico regalo per i sacerdoti pagani prima, cristiani poi. Una specie di “corsia preferenziale” per il cielo dove abitavano le divinità, gli angeli, i santi… e i piccioni!
Ora ti farò vedere qualcosa di strabiliante. Sai cosa succede da duemila anni, ogni 21 aprile a mezzogiorno? I raggi del sole entrano lentamente dall’oculo del Pantheon fino a colpire un punto specifico dell’antica struttura. Guarda il video per scoprire quale.
Storie e curiosità
C’è un’ultima sorpresa. Sono appena tornato in Piazza della Rotonda e ho trovato una grossa novità. Cosa ci sarà in quello scavo recintato a pochi passi dalla fontana? Ce lo racconta un’archeologa…
Ora che abbiamo anche visto le tracce dell’antica pavimentazione dell’area, basta così! Sono un piccione chiacchierone e ho parlato veramente troppo, e poi è primavera e voglio raggiungere i grandi parchi di Roma per cantare canzoni con gli amici e incontrare una simpatica picciona con la quale fare il nido… magari sulla cupola del Pantheon!
Arrivederci, Romoletto ti saluta! Alla prossima visita!
Raccontaci come è andata l’esperienza. Qual è l’età dei partecipanti? Hai qualche suggerimento per aiutarci a migliorare la visita? Inviaci un commento usando lo spazio alla fine del post.
[a cura di Elena Tredici, storica dell’arte e divulgatrice didattica, in collaborazione con Maria Teresa Natale, supporto tecnico di Andrea Tempera, 17 maggio 2020]
Il Pantheon… a volo d’uccello! In compagnia del piccione Romoletto
Ho letto che l’archeologo Rodolfo Lanciani nel suo “La Distruzione di Roma Antica”, scrisse che sotto al Pantheon vennero gettati, al momento della consacrazione in chiesa cristiana, 18 carri di ossa di martiri. E’ possibile sapere se si può accedere a questo ossario e dove si trova esattamente?